Per la prima volta, Alfa Romeo ha svelato buona parte dei segreti dell’handling delle nuove superperformanti vetture: Stelvio Quadrifoglio e Giulia Quadrifoglio, infatti, sono state vetture pionieristiche sulle quali Alfa Romeo ha investito tanto perché le soluzioni tecniche potessero poi essere adottate anche sul resto della gamma.
UN APPROCCIO ESCLUSIVO
Con Stelvio Quadrifoglio e Giulia Quadrifoglio, Alfa Romeo ha adottato un approccio “top-down”: vale a dire che, a differenza di quanto accade spesso nel mondo automobilistico, la casa di Arese ha dapprima sviluppato e presentato le edizione supersportive delle nuove auto, estendendo poi i ritrovati tecnici su tutta la gamma. Un grande esempio è rappresentato dall’albero di trasmissione in carbonio, riproposto anche sulla piccola Giulia 2.2 JTDM da 150 cavalli. Altro esempio è la sospensione brevettata Alfa-Link, che si è provata eccezionale su Giulia Quadrifoglio e che propone la stessa identica dinamica di guida anche sulle versioni beni spinte.
A riprova del ritrovato pedigree da parte della casa del biscione, le nuove Alfa Romeo Giulia e Stelvio hanno uno schema di trazione posteriore o integrale che studiati per scaricare a terra i cavalli con precisione e per rendere omaggio alle radici più autentiche del marchio Alfa. Questo, tuttavia, senza dimenticare il futuro: Alfa Giulia e Alfa Stelvio, infatti, sono le prime automobili a riproporre un sistema frenante brake-by-wire dopo tanto tempo. L’Integrated Brake System sviluppato in collaborazione con Continental combina in un unico dispositivo il controllo di stabilità, il servofreno e l’antibloccaggio.
TOCCARE CON MANO
Per apprezzare al meglio la qualità e la raffinatezza delle soluzioni tecniche della nuova Alfa Romeo Giulia e della nuova Alfa Romeo Stelvio, la casa di Arese ha organizzato sulla pista di Balocco un workshop per fare luce sulle evoluzioni di queste vetture. Particolare attenzione è stata dedicata al sistema di sospensioni Alfa-Link e al sistema frenante integrato IBS. Per esaltare ulteriormente il piacere di guida, è possibile avere sia sulle versioni a trazione integrale che su quelle a trazione posteriore il differenziale autobloccante Q2 che garantisce una trazione perfetta ed un controllo eccellente anche su fondi non perfettamente asciutti.
A questo si aggiungono le tecnologie Chassis Domain Control e Torque Vectoring: combinate con la distribuzione dei pesi 50/50, nascono non per snaturare la risposta della meccanica ma per fornire il supporto necessario ad ottenere le massime prestazioni nella massima sicurezza ed in tutte le condizioni di guida. Il sistema Chassis Domain Control, inoltre, è stato sviluppato in collaborazione con Magneti Marelli; e questo apparato gestisce l’intervento di vari contenuti, tra cui il selettore di guida Alfa DNA, lo spoiler anteriore attivo e le sospensioni regolabili. Mediante un controllo centralizzato, tutti i sistemi attivi della vettura sono accordati sulla base dei dati di accelerazione e imbardata rilevati dai sensori.