Dopo aver guidato la Ford Mustang Fastback con motore 5.0 V8 e cambio automatico a 10 rapporti, abbiamo voluto provare anche a vivere la completa esperienza americana di quest’auto così iconica. Abbiamo infatti chiesto a Ford di prestarci una Bullitt, una edizione (per chi non lo sapesse) ispirata al film omonimo del 1968 dove il tenente di polizia Frank Bullitt guida una Ford Mustang GT 390 del 1967 anche e soprattutto in un rocambolesco inseguimento per le strade di San Francisco.
A TUTTO GAS
Per celebrare questo capolavoro Hollywoodiano, Ford ha rivisto il motore Ford Coyote portandolo a 475 cavalli (o 460, nel caso dell’edizione Europea). Una potenza che si accompagna perfettamente allo scarico regolabile Active Valve Performance Exhaust; e credeteci sulla parola quando vi diciamo che nel periodo in cui abbiamo avuto in prova la vettura, più di qualcuno si è accorto della nostra presenza.
La Ford Mustang Bullitt è basata sull’allestimento GT, ma offre praticamente tutti di serie, inclusi i sedili sportivi RECARO con rivestimento in pelle nera e impunture e dettagli in verde. All’assetto ci pensano le sospensioni MagneRide, in grado di gestire in tempo reale eventuali mutamenti delle condizioni della strada. Il fluido all’interno della sospensione può essere controllato elettro-magneticamente per fornire rapidamente più o meno resistenza, al cambio delle condizioni stradali. I sensori monitorano le condizioni stradali mille volte al secondo per garantire le migliori prestazioni dell’auto durante la guida.
Ultimo ma non meno importante, il colore dell’esterno: un iconico Dark Highland Green con profili cromati. Una tinta disponibile solo su questa edizione limitata ma che esalta in modo particolare le linee di questa purosangue americana. A completamento, troviamo i cerchi in lega di colore brunito che omaggiano il design originale della vettura guidata da Steve McQueen nel film e i terminali di scarico Black NitroPlate che conferiscono ancor più presenza all’immagine del posteriore della vettura.
COME VA?
Ci perdonerete se passeremo subito alle impressioni di guida saltando tutto il resto; d’altronde della Ford Mustang ne abbiamo già ampiamente parlato nell’articolo dedicato alla versione GT con cambio automatico che, per ch se lo fosse perso, linkiamo a questo indirizzo. Parlando invece della Bullitt, iniziamo con il dire che questo è un animale molto diverso. Si guida con il petto, con le emozioni, con la mano destra sempre appoggiata sulla bellissima leva del cambio che vede come pomello una sfera di color avorio. Il pedale della frizione duro, pesante fa parte del pacchetto dell’esperienza di questa bellissima automobile; e non passa molto prima di rendercisi conto che i rapporti sono veramente lunghi, spaziatissimi tra di loro.
Passando a guidare in maniera sportiva, la prima cosa che si avverte è il sound del V8. Un roboante rumore che muta sempre di più verso un latrato pieno mano a mano che l’ago del contagiri (virtuale, in questo caso) si avvicina ai 7.400 giri al minuto. E quando questo avviene, la prima marcia si esaurisce a circa 85 km/h, con la seconda che va avanti anche oltre i 130, la terza che sfiora i 200 e la quarta che praticamente raggiunge la velocità massima. “Tirando” le marce, ci si accorge subito che questo non è il classico motore americano tutto coppia e poca potenza: infatti, è quando si passano i cinquemila giri che si verifica una vera e propria esplosione nell’erogazione. E Ford ha lavorato molto bene per mantenere il motore in questo range tra un cambio marcia e l’altro.
Per quanto riguarda l’assetto, il posteriore a sospensioni indipendenti si riconferma il pezzo forte di quest’auto; l’anteriore, invece, sebbene sofisticato per una vettura americana, deve comunque fare i conti con un peso non propriamente da vettura Europea, che causa dei saltellamenti un po’ preoccupanti soprattutto nei veloci curvoni. Invece, sul misto veloce, a patto di essere disposti a scalare in prima molto più di quanto ci si aspetti, il retrotreno fa davvero tanto divertire, grazie al differenziale a slittamento limitato TorSen che lavora molto bene data la presenza generosa di coppia da parte del motore 5 litri.
IN DEFINITIVA
La Ford Mustang Bullitt ci ha affascinato. Un po’ perché è il richiamo ad uno dei più iconici e bei modelli di Mustang mai prodotti; un po’ perché si riconferma la bontà di un progetto che vuole portare in Europa un po’ di sana ignoranza americana. Il prezzo? Per salire su questa giostra bisogna scucire più di 60.000 Euro; una cifra che sicuramente inizia già ad entrare nella sfera delle sportive automobili europee.
Tuttavia, mano sul cuore e testa in movimento, bisogna ammettere che anche a voler spendere 60.000 Euro non ci sono moltissime auto sul mercato in questo momento pronte a regalare il livello di emozioni e di sorrisi di questa Ford Mustang Bullitt. E sicuramente nessuna di loro avrebbe il fascino di questo bolide verde bade in Detroit. Certo, come sempre, dobbiamo chiudere l’articolo con l’amara nota del superbollo, vera spada di Damocle di questo oggetto altrimenti così affascinante…
Maggiori informazioni sono disponibili sul sito www.ford.it.