Il marchio inglese torna nuovamente nel capoluogo lombardo in occasione della Design Week per mostrare al pubblico la nuova Jaguar XE e per spiegare qual è la sottile relazione che lega il futuro ed il passato del brand britannico.
UNA PRESENZA IMPORTANTE
Per Jaguar, il design non è solo un elemento distintivo: esso rappresenta il significato di un brand che ripercorre la sua storia ed interpreta il futuro rimanendo fedele ai capisaldi che ne hanno da sempre decretato il successo. L’apertura del marchio alle novità, infatti, non arriva di certo come un fulmine a ciel sereno: basti pensare alla Jaguar F-Pace, il best-seller della casa britannica che, tradendo tutti gli ideali originali del brand, fa registrare la maggior parte delle vendite del marchio pur essendo un SUV.
Ed è proprio per questo che è stato dato a Ian Callum, direttore del design per Jaguar, l’arduo compito di spiegare e raccontare la vera essenza del brand, ridisegnata per rispondere al meglio ala cambiamento continuo che la nostra società attraversa giorno dopo giorno.
RACCONTI CHE SEGNANO
A rappresentare il brand Jaguar nel corridoio d’ingresso del Piccolo Teatro Grassi di Milano ci ha pensato la nuova Jaguar XE, smontata e dematerializzata per mostrare ai visitatori tutti i materiali pregiati di cui essa si compone. Il gioco di riflessi sulle superfici invita il visitatore a rivalutare il nuovo design, conducendolo in un viaggio a metà strada tra l’heritage e l’innovazione.
In occasione della mattinata di giovedì 11 aprile, abbiamo potuto ascoltare il racconto di Ian Callum, direttore del design per Jaguar e di Andrea Rosati, manager per la scelta di colori e materiali per Jaguar. Il tutto volto a consacrare un successo che la casa vive sempre di più anno dopo anno anche grazie al fatto di non aver paura di innovare con tecnologie moderne come quelle proposte sulla I-Pace, la prima vettura a marchio Jaguar completamente elettrica.