Con l’ultimo aggiornamento della gamma Cherokee, Jeep ha voluto portare sulla nota vettura americana un motore a benzina di nuova concezione capace di esprimere una potenza massima di 272 cavalli. Si tratta del 2 litri a benzina già utilizzato in diverse versioni tra cui sull’Alfa-Romeo Giulia in accoppiamento al sistema MultiAir e sulla Jeep Renegade.
LINEARE E POTENTE
La vera novità della Jeep Cherokee che abbiamo provato risiede nel motore. Un 4 cilindri 2 litri turbo da 272 cavalli caratterizzato per linearità e silenziosità.
Perfetto per l’uso in strada e per chi cerca qualcosa in più dal SUV americano, è accoppiato alla trasmissione automatica ZF 9HP a nove marce e alla trazione integrale permanente. La coppia non manca, con un valore di picco di 400 Newtonmetri: perfetto per l’utilizzo di tutti i giorni e per la marcia in souplesse.
La cilindrata di soli due litri potrebbe sfigurare rispetto alle cubature viste in passato sui veicoli della casa americana; tuttavia le tecnologie non mancano. Ad esempio, è presente un circuito di raffreddamento secondario che si occupa di controllare la temperatura del collettore di aspirazione, la turbina, il corpo farfallato e la valvola EGR. La sovralimentazione è garantita da una turbina di tipo Twin Scroll, mentre l’elettronica è gestita da una centralina Mopar by Continental.
SENZA ECCESSI
La Jeep Cherokee non è certamente una novità: con un passo di 271 centimetri e un bagagliaio ampio, è spaziosa sia per i passeggeri che per i bagagli.
L’abitacolo è molto moderno, essenziale, senza nessun tipo di eccesso. Le plastiche sono morbide al tatto e in generale gli assemblaggi danno l’idea di un prodotto di buona qualità. In plancia è presente il selettore per le varie modalità di gestione della trazione integrale, mentre al centro spicca il sistema di informazione e intrattenimento Uconnect da 8,4 pollici. Immancabile l’integrazione degli smartphone Android e Apple con Android Auto ed Apple Carplay.
Parlando invece del vano bagagli, la Jeep Cherokee offre una volumetria che va da 448 a 570 litri a seconda della posizione della panca posteriore scorrevole. L’ambiente in generale è gradevole, con sedute comode tipicamente americane e comandi di dimensioni generose. Questa è una tradizione che la casa americana porta avanti sin dai tempi delle primissime vetture: infatti l’idea è quella di poter adoperare tutte le funzioni del veicolo anche quando si indossano guanti da lavoro.
COME VA?
Al volante, la Jeep Cherokee con il motore da 272 cavalli conferma quanto già avevamo visto in passato sulla versione Multijet con il motore 2.2 a gasolio. Il motore è bello pieno, anche se in allungo mostra una certa riluttanza a prendere giri. Particolarmente “strano” inoltre il comportamento del cambio automatico: sull’esemplare della nostra prova, era impossibile convincere la trasmissione ad inserire autonomamente la nona marcia. A velocità autostradale, infatti, anche forzando l’inserimento dell’ultimo rapporto, appena possibile il cambio scalava immediatamente in ottava anche a velocità costante e strada pianeggiante. Probabilmente un mero glitch software che verrà risolto con un seguente aggiornamento.
Per il resto, i dispositivi di ausilio alla guida fanno il loro lavoro. Il mantenimento di corsia, il cruise adattivo, la telecamera posteriore, la frenata assistita e i sensori di parcheggio fanno il loro lavoro. Peccato per l’assenza delle telecamere a 360°, un dispositivo presente su molte vetture della concorrenza. Ultima nota dolente, i consumi: al di là del dichiarato, la Jeep Cherokee con il 2.0 da 272 cavalli beve, e neppure poco. Vedere una media di oltre 14 litri per 100 chilometri non è impossibile, se si ci lascia prendere il piede dalla potenza del motore. Di contro, l’accelerazione è davvero poderosa: anche vetture ben più sportive impallidiscono di fronte alle capacità di spunto, che permettono di raggiungere i 100 km/h da fermo in circa 7 secondi.
IN DEFINITIVA
La Jeep Cherokee Limited con motore 2.0 da 272 cavalli è sicuramente un’alternativa appagante al classico diesel Multijet da 2.2 litri di cilindrata. C’è da fare i conti con dei consumi non propriamente contenuti; ma se si è disposti ad investire qualche spicciolo sul carburante, il motore ripaga con tanta potenza che permette di togliersi più di qualche sfizio.
Tirando le somme, se si vuole provare una Jeep di taglia media non si rimane delusi dal pacchetto. Gli interni sono ergonomici, i sedili sono comodi, i comandi sono grandi e la qualità della vita a bordo è certamente di ottimo livello. C’è chi sicuramente offre qualcosa di più raffinato e meglio rifinito; ma c’è anche da dire che per fare il salto di qualità è necessario un esborso ben superiore di quello richiesto per questo modello.
La Jeep Cherokee infatti parte da € 45.500 e, nella versione da noi provata con gli optional presenti sulla vettura del nostro test, sfiora la cifra finale di € 52.000. Maggiori informazioni sono disponibili sul sito www.jeep-official.it.