Audace nel design e di forte impatto visivo: la nuova Citroën C3 piace o non piace, senza mezze misure. Rompe con gli schemi del passato e dà vita ad un nuovo corso stilistico che riprende con forza gli stilemi introdotti dalla Citroën C4 Cactus.
ALL’ESTERNO
Il frontale della nuova Citroën C3 colpisce subito per la sua sagoma alta e per lo sviluppo a due livelli; il livello superiore è solcato dalle luci diurne e dal logo del doppio chevron che si continua in un fregio cromato dal grande impatto. Le effettive griglie di aerazione sono poste più in passo, ad un’altezza intermedia tra i fari principali ed i fendinebbia; fendinebbia che sono incorniciati da un elemento stilistico che, nel caso del nostro esemplare, è di colore rosso. La fiancata è impreziosita dall’elemento stilistico degli Airbump; questi morbidi elementi ripresi dalla Citroën C4 Cactus rappresentano una protezione aggiuntiva contro i piccoli urti della vita quotidiana. Tuttavia, a differenza della C4 Cactus, nel caso della C3 sono posizionati più in basso; e questo ci fa nascere alcuni dubbi nei confronti dell’effettiva funzionalità.
La parte posteriore è quella più tradizionale, che vede un classico portellone con le luci ai lati dello stesso. Sempre nell’ottica della praticità nel quotidiano, è da segnalare l’avvolgente fascione paracolpi nella parte inferiore del paraurti che aiuta a proteggere la carrozzeria dai piccoli urti che possono verificarsi durante le manovre.
ALL’INTERNO
Anche l’abitacolo della nuova Citroën C3 riprende molti degli elementi già visti nella C4 Cactus: come il grande tablet flottante in plancia, l’ambio spazio tra i sedili, il grande numero di vani e l’ambiente minimalista. Particolarmente degni di lode sono gli ampi sedili che, per una vettura di segmento B, presentano un assorbimento delle asperità decisamente notevole. Il quadro strumenti è completo di ogni informazione; anche se avremmo preferito un display migliore, magari a colori dal momento che questo è un allestimento al top di gamma.
Il vero punto forte dell’abitacolo della nuova Citroën C3 è rappresentato dalle possibilità di personalizzazione: quattro, infatti, gli ambienti disponibili. L’esemplare da noi provato vede un ambiente Urban Red con colori scuri impreziositi da dettagli rossi intensi.
TELEMATICA
La nuova Citroën C3 è stata ampiamente pubblicizzata per la sua particolarità: la ConnectedCAM, una piccola telecamera montata davanti allo specchio retrovisore interno che permette di catturare quello che accade davanti alla vettura. Sia video che fotografie sono salvabili in una memoria interna da 16 GB, per poi essere scaricati sul proprio smartphone grazie all’applicazione ConnectedCAM Citroën. La qualità delle immagini è decisamente buona, così come buona è la precisione del GPS che permette di geotaggare le immagini quando si vanno a pubblicare sui maggiori social network; in aggiunta a questo, grazie ai sensori la videocamera registra automaticamente un breve video nel caso in cui rilevi un incidente.
Sotto un profilo più tradizionale, il sistema di infotainment si basa su uno schermo touch-screen da 7 pollici dotato di riconoscimento vocale, navigatore satellitare e protocolli Mirror Screen compatibili con Android Auto, Apple Carplay e MirrorLink. Il navigatore usufruisce di una connettività avanzata che permette di riceve informazioni sul traffico in tempo reale, prezzi delle stazioni di servizio, zone di pericolo, incidenti e altro. I servizi telematici sono basati sull’offerta di servizi messi a disposizione dell’azienda TomTom.
Completano l’offerta la telecamera di retromarcia con sensori di parcheggio e la Citroën Connect Box: un servizio che mette il conducente in contatto con una piattaforma di assistenza in caso di incidente o di necessità di assistenza stradale. Da remoto sarà, quindi, possibile tracciare l’automobile in caso di furto della stessa o inviare i soccorsi in caso di necessità.
SOTTO AL COFANO
L’esemplare di Citroën C3 da noi provato è dotato del motore 1.2 PureTech da 110 cavalli; una unità con architettura a tre cilindri in linea sovralimentato mediante turbocompressore. Questo propulsore (denominato EB2DT) vede una coppia massima di 205 Newtonmetri già a partire dai 1.500 giri al minuto ed alimentazione con iniezione diretta di benzina. I consumi dichiarati si aggirano nell’ordine dei 4,6 litri per 100 chilometri; nelle nostre prove non siamo riusciti ad avvicinarci a questi valori, mantenendo comunque dei risultati accettabili. In media, per un pieno di 40 litri abbiamo percorso più di 650 chilometri nell’utilizzo misto tra urbano, extraurbano ed autostrada.
La trasmissione sulle ruote anteriori è affidata al cambio meccanico a cinque rapporti che paga come unico difetto quello di avere la corsa della leva molto lunga; caratteristica che lo rende a volte difficile da maneggiare e scomodo da adoperare. È però nostro avviso che questo motore darebbe il meglio di sé sia in termini di fruibilità che di consumi se accoppiato alla trasmissione automatica EAT6 che abbiamo avuto modo di testare su altri modelli della famiglia PSA come Peugeot 208 e DS 3.
AL VOLANTE
La Citroën C3 da noi provata è dotata di ogni comodità: dall’avviamento senza chiave al Mirror Screen fino alla retrocamera di parcheggio. E questi piccoli ma importanti accorgimenti si rivelano in realtà preziosissimi per combattere le sfide di tutti i giorni. Il motore spinge bene in tutte le situazioni; e si fa apprezzare nella guida più spinta grazie al suo sound tipico da tre cilindri in linea. Buono l’allungo; anche se, come ogni motore votato all’erogazione di coppia, mura abbastanza presto. Inutile tirare sopra i 5.000/5.500 giri, sebbene il limitatore intervenga a 6.500 giri al minuto. La corposa erogazione fa sì che non sia necessario “tirare” le marce; si viaggia piacevolmente tra i 1.500 ed i 2.500 giri consumando poco e muovendosi senza grossi impicci.
Sebbene questa vettura abbia ruote in lega di grande diametro, il comfort non è compromesso grazie ai sedili che sono sì morbidi ma comunque dotati di un ottimo sostegno. Comodo il sistema che riporta i limiti di velocità sul quadro strumenti; peccato solo che la grafica faccia sì che non siano ben leggibili. I rapporti lunghi del cambio prediligono la guida parsimoniosa; ma le doti del motore non pregiudicano assolutamente le prestazioni lineari. Piccolo appunto va fatto nei confronti della velocità massima: sebbene sia ben superiore a quanto la legislazione in Italia permetta, siamo rimasti stupiti dal fatto che dai 160 chilometri orari in sù la vettura faccia fatica a prendere speditezza. Dopo un lancio molto lungo, l’ago si ferma in un intorno sinistro dei 180 km/h.
IN DEFINITIVA
In conclusione, la nuova Citroën C3 convince per il suo design audace, per il suo motore e per i suoi servizi di connettività; quello che non ci ha convinto più di ogni altra cosa è il cambio, che ha una corsa lunga e tende ad impuntarsi nelle manovre più veloci. Come già detto, è una vettura che darebbe il meglio di sé accoppiata al cambio automatico a 6 marce EAT6 disponibile in opzione. La qualità della vita a bordo è assai elevata; così come elevata è la qualità percepita del prodotto in generale.
La nuova Citroën C3 ha prezzi di listino che partono da € 12.300 che si articolano su una scelta di due motori (1.2 PureTech e 1.6 BlueHDi).