Range Rover Evoque P250 SE

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Introdotta sul mercato nel 2011, la Range Rover Evoque è la vettura che (nel bene o nel male) ha avuto il merito di verticalizzare il SUV di lusso attraverso tutti i segmenti. L’anno scorso, Land Rover ha rinnovato profondamente il suo best seller, ricalcando gli stilemi già visti con il Range Rover Velar e mantenendo alto l’appeal di questo piccolo fuoristrada inglese.


UNICA E INIMITABILE

La Range Rover Evoque ridefinisce il concetto di attenzione al dettaglio grazie alle proporzioni bilanciate e alla silhouette di grande impatto. Rispetto al precedente modello, il primo elemento che spicca è il frontale: più alto e muscoloso, dominato dai fanali anteriori allungati e dall’iconica calandra del radiatore a nido d’ape. La parte inferiore del paraurti anteriore si continua nelle prese d’aria laterali adornate dai “graffi” color rame ripresi anch’essi dal corso stilistico introdotto con il Range Rover Velar.

Range Rover Evoque P250 SE

La linea di cintura alta dona imponenza e possanza al look della Range Rover Velar, mentre il cofano si continua sulle fiancate abbracciando la base del parabrezza. Le portiere integrano una delle principali chicche di questo SUV inglese: le maniglie a scomparsa che si ritraggono all’interno della carrozzeria, appiattendo completamente il profilo e rendendo ancor più massiccio e muscoloso l’insieme. Molto scenografico, infine, è anche il posteriore della Range Rover Velar, che ospita gli stessi elementi stilistici di contrasto già visti nella parte anteriore: finiture in nero lucido, accenti in argento satinato e dettagli color rame che impreziosiscono una vettura che esteticamente ha pochi rivali sul mercato.


SUA MAESTÀ

In materia di interni, Land Rover non ha praticamente bisogno di prendere lezioni da nessuno riguardo alla qualità percepita dell’abitacolo: i materiali sono di ottima qualità, piacevoli al tatto, rifiniti eccellentemente e con un livello di dettaglio inarrivabile. Le superfici pulite infine creano un abitacolo raffinato ed esclusivo che nulla ha da invidiare ai modelli più costosi della produzione del marchio inglese. Il Range Rover Evoque offre linee semplici ed eleganti che si combinano in maniera armoniosa per creare un ambiente accattivante e luminoso, anche grazie al grande tetto panoramico che fornisce luce e dona un grande senso di spazio.

Range Rover Evoque P250 SE

Oltre ad essere più elegante e raffinato rispetto al passato, il Range Rover Evoque è più tecnologico rispetto alla precedente versione: Land Rover ha infatti installato qui un doppio schermo touch-screen da 10 pollici con compatibilità Apple Carplay e Android Auto. Il conducente, inoltre, è fornito di un quadro strumenti digitale da 12,3 pollici scenografico e completamente configurabile, che offre anche una visione a tutto schermo della mappa del navigatore oltre ad un completo pacchetto di informazioni utili durante i passaggi off-road. Scenografici e utili i comandi riconfigurabili che consentono l’eliminazione dei pulsanti tradizionali; per correttezza, però, è d’obbligo segnalare che alcuni comandi non sono del tutto immediati nella versione touch-screen (come quelli del climatizzatore).


TECNOLOGIE AL TOP

Con la Range Rover Evoque, Land Rover ha fatto un grande passo avanti anche nel campo dell’elettrificazione: la piattaforma, infatti, è stata aggiornata per poter ospitare il sistema mild-hybrid a 48 Volt che recupera l’energia normalmente dissipata in decelerazione e la immagazzina in una batteria al di sotto del pianale. Alla ripartenza, l’energia immagazzinata viene riutilizzata per assistere il motore in accelerazione riducendo i consumi grazie all’uso del generatore/starter a cinghia. 

Range Rover Evoque P250 SE

Al motore della “nostra” Range Rover Evoque, di certo non manca il brio: la Evoque P250 (sigla che indica l’alimentazione, “Petrol” e i cavalli, “250”) offre una coppia massima costante di 365 Nm da 1.200 a 4.500 giri con un buon allungo che si mantiene vivido e brillante fino ai 6.500 giri al minuto della zona rossa. La trasmissione ZF a 9 rapporti è stata rivista proprio per adattarsi alle più disparate condizioni di marcia e agli impegnativi passaggi in fuoristrada: la prima è molto corta, mentre la nona ed ultima marcia è dedicata ai trasferimenti autostradali. Tirando le somme, questo motore Ingenium 2 litri (che peraltro fa uso della tecnologia Schaeffler di regolazione idraulica delle valvole di aspirazione già vista sui motori MultiAir di FIAT Powertrain Technologies) garantisce una marcia raffinata e silenziosa che, all’occorrenza, si trasforma di un brio rabbioso espresso attraverso un ringhio piacevole emesso dagli scarichi.


COMFORT ALL’INGLESE

La Range Rover Evoque P250 SE della nostra prova era equipaggiata  con il sistema Adaptive Dynamics, che combina sensori intelligenti e ammortizzatori a smorzamento variabile con tecnologia magnetoreologica. Il sistema agisce offrendo un comportamento composto al pari di quanto ci si aspetterebbe da un veicolo Land Rover, seppur manchi ancora qualcosa per arrivare all’effetto “tappeto volante” offerto dai fratelli maggiori con sospensioni pneumatiche. La differenza tra le modalità selezionabili si avverte, anche perché assieme alle sospensioni variano anche i parametri del motore e del comfort di bordo. 

Range Rover Evoque P250 SE

Parlando di tecnologie, l’Evoque è equipaggiata anche con un sistema di distrubizione della coppia tra i due assali che permette di disinserire la trasmissione alle ruote posteriori riducendo al minimo le perdite di attrito. In caso di necessità, la trasmissione è reinnestata in una frazione di secondo, evitando perdite di trazione. Immancabili i dispositivi di assistenza alla guida: Park Assist, Parking Aid, Rear Traffic Monitor, telecamere a 360°, Clear Exit Monitor, Adaptive Cruise Control, Blind Spot Assist e High Speed Emergency Braking. Conclude in bellezza il compartimento delle telecamere con il ClearSight Ground View (una specie di “cofano invisibile” che permette di inviare al touchscreen centrale le immagini del terreno antistante e sottostante il veicolo) e il ClearSight Rear Vie (che trasforma lo specchietto retrovisore in uno schermo sul quale vengono proiettate le immagini di una videocamera montata sulla pinna dell’antenna al tetto).


COME VA?

Il primo impatto con la Range Rover Evoque è altamente scenografico: allo sblocco, si è accolti dalle maniglie che fuoriescono dalle fiancate e interrompono lo stile levigato delle portiere. Le firme luminose anteriori e posteriori si accendono, mentre l’abitacolo ci dà il benvenuto con i display che iniziano la routine di accensione. Avviando il motore, il rumore è appena sommesso; un rumore che continua ad essere soffuso anche durante la marcia cittadina, con il motore che raramente supera i 2.000 giri al minuto in modalità Eco o Comfort. La vita a bordo è resa eccellente dalla grande qualità del climatizzatore e dall’impianto audio che, sebbene non sia il migliore proposto da Land Rover (è possibile infatti selezionare in opzione il Meridian Sound System), accontenta le orecchie dell’ascoltatore medio.

Range Rover Evoque P250 SE

Uscendo dalla città, si apprezzano il grande brio del motore Ingenium di Jaguar Land Rover e l’allungo lungo tutto l’arco di giri. Sorprendentemente diretto è anche lo sterzo, privo della sensazione di vuoto tipico dei SUV e che contribuisce ad una dinamica di guida di tutto rispetto. Selezionando la modalità Dynamic, la risposta al gas diviene più pronta, mentre le sospensioni si irrigidiscono. Peccato che tutto sia “frenato” dal cambio automatico: se infatti lo ZF8 montato da Land Rover su Discovery, Range Rover Velar, Range Rover Sport e Range Rover Vogue rappresenta oggi il pinnacolo della tecnologia in fatto di automatici tradizionali, il fratello minore a 9 marce non riesce a offrire le stesse sensazioni in fatto di guida sportiva. Meglio lasciarlo in modalità automatica invece di inseguire i rapporti con le palette al volante.

Range Rover Evoque P250 SE

In fuoristrada, infine, sebbene la generosa gommatura con cerchi da 21 pollici non sia propriamente adatta per marciare sui terreni non battuti, la Evoque non vuole smentire le sue origini: per tenere fede alla casa dell’ovale verse, le capacità all-terrain sono di tutto rispetto, grazie ad una combinazione di tecnologie che forniscono trazione i ogni condizione. L’altezza dal suolo di oltre 21 centimetri con un angolo di attacco di 25° e un angolo di uscita di 30°, infine, dimostrano la spiccata ed innata attitudine di questa piccola Range Rover Evoque a voler scalare anche i terreni non asfaltati.


TIRANDO LE SOMME

La Range Rover Evoque P250 SE della nostra prova non è un oggetto economico; ma l’attenzione ai dettagli che propone è unica, quindi in questo momento non esiste sul mercato un concorrente diretto capace di offrire lo stesso livello di “premiumness”. Parlando di cifre, la nuova Evoque parte da € 40.000; ma il nostro esemplare supera di slancio i 70.000 Euro, andando a scontrarsi con i listini di un Range Rover Velar allestito simile e con lo stesso motore. 

Range Rover Evoque P250 SE

C’è però da dire che la clientela delle varie vetture Land Rover è decisamente differente; e questo la dice lunga sul lavoro di ricerca e sviluppo dell’ovale verde, che ha saputo creare una gamma di prodotti tutti d’impatto e di grande appeal, ma in modo tale da non avere clientele sovrapposte che porterebbero ad una cannibalizzazione dei profitti. Anzi….

Autore dell'articolo: Paolo Mazzei

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