Jaguar I-Pace HSE

  • Jaguar I-PACE HSE MY19
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Come dice un famoso modo di dire, con la Jaguar I-PACE mettiamo subito le mani avanti per non cadere. Lo scopo di questo articolo non è quello di voler accendere l’ennesimo dibattito sulla bontà dell’automobile elettrica. Tuttavia, è doveroso partire da una certezza: la mobilità elettrica non è più un esperimento da laboratorio. Sono sempre di più, infatti, le case automobilistiche che propongono modelli a zero emissioni. E adesso anche Jaguar arriva con la sua proposta.


UN CAMBIO RADICALE

La prima domanda che appare spontaneo porsi è: si tratta oppure no di una “vera Jaguar”? Partiamo dalla carrozzeria, il primo aspetto della Jaguar I-PACE che non lascia spazio a mezzi termini in fatto di gradimento soggettivo.

Jaguar I-PACE HSE MY19: cerchi in lega

Una via di mezzo tra una coupé e un SUV che coraggiosamente rompe con le tipiche linee delle berline e delle sportive che storicamente hanno popolato i listini della casa inglese. Alcuni elementi stilistici potrebbero sembrare “forzati”, come i passaruota anteriori che si continuano nelle gobbe poste a lato dell’abitacolo. Alla fine di tutto, però, è anche giusto che la Jaguar I-PACE abbracci una filosofia stilistica nuova, che guarda al futuro pur mantenendo alcuni elementi tipici di Jaguar come lo storico logo rosso e i fari posteriori con firma luminosa.

Personalmente, se dovessi esprimere un giudizio personale, a me questa Jaguar I-PACE piace. Mi piace il modo in cui la coda si alza seguendo il tetto spiovente. Mi piace come sia stata mantenuta la griglia anteriore sebbene non sia funzionale. Mi piace il fatto di aver donato tanta luce all’abitacolo non avendo un ingombrante powertrain all’anteriore.

Dove invece fa storcere il naso è nelle fiancate. È vero che la Jaguar I-PACE è stata concepita sin dall’inizio come un progetto 100% elettrico e che la carrozzeria è stata studiata anche e soprattutto in funzione dell’efficienza aerodinamica. Tuttavia, la linea di cintura dei finestrini appare davvero tanto tormentata, contrastando in maniera netta con l’angolo del tetto. Plauso invece per la lunghezza: l’assenza della trasmissione tradizionale ha permesso di ottimizzare al massimo gli spazi, limitando l’ingombro a 4,68 metri. Notevole, invece, ancora la larghezza che arriva a 1,9 metri.


VERA CLASSE

Sembra riduttivo iniziare anche il secondo paragrafo con la stessa domanda, ma è d’uopo chiedersi se la Jaguar I-PACE offre la stessa accoglienza di una più tradizionale Jaguar a benzina o a gasolio. E la risposta, in questo caso, è ben più netta.

Jaguar I-PACE HSE MY19: interni

L’interno della I-Pace è tipicamente Jaguar: si respira subito il profumo dei materiali pregiati, si toccano i legnami e le delicate cromature e ci si trova immediatamente a proprio agio. La Jaguar I-PACE della nostra prova rappresenta il top di gamma: allestimento HSE e una buona dose di accessori extra che spingono il prezzo d’acquisto in un intorno dei 110.000 Euro. Tuttavia, per questo prezzo non ci sono compromessi: lo si capisce immediatamente toccando la morbidissima pelle con cui sono rivestiti i sedili ed il volante.

A guardare il look degli interni, qualcuno potrebbe definirla poco futuristica, un po’ conservatrice. A noi piace guardare la questione dal lato opposto: la I-PACE dimostra che non serve stravolgere il concetto di abitacolo per proporre una mobilità alternativa. Ed ecco che la Jaguar preferisce ricorrere ad un quadro strumenti digitale sì, ma di dimensioni normali. Stessa cosa dicasi per il pannello della climatizzazione e per il sistema di infotainment.

Jaguar I-PACE HSE MY19: volante

Parlando del volante, l’abbiamo trovato subito molto bello, ben rifinito e della dimensione perfetta. Tuttavia, i comandi al volante appaiono spesso difficili da trovare e da interpretare, a causa di un superfluo mix di controlli a sfioramento e rotelle meccaniche. E l’ultima caduta di stile è da ricercarsi nel tetto panoramico, che non è dotato di una tendina operata elettricamente per oscurare lo stesso durante le giornate più calde. Certo: Jaguar vende un tendalino che è possibile applicare manualmente. Ma su un’automobile di questo prezzo e di questo prestigio, più che una caratteristica, appare un compromesso…


IL BAGAGLIO TECNICO

È il caso di spendere due parole su quanto c’è sottopelle. La Jaguar I-PACE è stata progettata e costruita utilizzando la piattaforma D7e, ottenuta modificando la piattaforma D7a di Jaguar-Land Rover utilizzata per vetture come la Range Rover Velar, la Jaguar F-PACE e la Jaguar XE. Parlando di guidabilità, inutile spendere ulteriori parole. È sufficiente leggere il nostro articolo sulla Jaguar XE per capire il nostro livello di approvazione nei confronti di questo telaio.

Jaguar I-PACE HSE MY19: presa di ricarica

A differenza della piattaforma JLR D7a, la D7e è studiata dal principio per ospitare le batteri nella parte più bassa allo scopo di ridurre il baricentro. Gli accumulatori sono stati messi a punto e prodotti da LG Chem. Con una capacità di 90 kWh, promettono un’autonomia di 400 chilometri.

In totale onestà, nel nostro caso difficilmente siamo riusciti a superare i 300 chilometri di autonomia. Non fosse per altro che l’ansia da ricarica inizia a farsi sentire quando l’ago scende sotto il 15-20%…. L’impressione ci è confermata dal navigatore satellitare di bordo che ci avvisa l’impossibilità di guidare da Milano a Rimini con la batteria completamente carica utilizzando le autostrade a velocità da codice.

Parlando invece di erogazione della potenza, in modalità Dynamic i 400 cavalli ed i 696 Newtonmetri di coppia si fanno subito sentire. Affondare l’acceleratore significa essere catapultati da 0 a 100 in soli 4,8 secondi. Non sono, però, i meri valori numerici a fare impressione: ciò che lascia di stucco è il fatto che la coppia sia disponibile in qualunque momento alla pressione del pedale destro. Completano il pacchetto le sospensioni pneumatiche che offrono il tipico comfort da tappeto volante tanto caro alla clientela Jaguar e Land Rover.

FA TUTTO LEI

Alla fine, resta soltanto una domanda a cui dare una risposta: com’è viaggiare con la Jaguar I-PACE? Iniziamo dalla ricca dotazione di sistemi attivi e passivi per la sicurezza ed il comfort. Abbiamo la frenata automatica, l’assistente di corsia attivo, il cruise control adattivo, il controllo dell’angolo cieco ed il cicalino per i pedoni. Presente anche l’ottima telecamera a 360° che si rivela particolarmente utile nei passaggi stretti.

Jaguar I-PACE HSE MY19: posto di guida

Il motore elettrico rende piacevole qualunque situazione, dall’autostrada alla città. Nei centri urbani si apprezza lo spunto e la totale assenza di vibrazioni. La fluidità di marcia è garantita dal sistema di recupero dell’energia che permette di guidare utilizzando quasi esclusivamente il pedale dell’acceleratore. In autostrada, l’esperienza è quasi surreale: si viaggia a 130 chilometri orari nel silenzio più totale. Qualunque rumore, che sia il portachiavi o il fruscio del vento, sembra amplificarsi. Tuttavia, qui si apprezza l’ottimo impianto audio Meridian Surround dotato di subwoofer e di altoparlanti di qualità superiore che si adattano alla perfezione a qualunque genere musicale.

Ultimo ma non meno importante, è l’aspetto fuoristradistico: sì, perché la Jaguar I-PACE ci tiene a rimarcare il fatto di essere un SUV con una serie di soluzioni studiate appositamente per affrontare i percorsi non asfaltati. E probabilmente in questo si distacca notevolmente dalla concorrenza, facendo tesoro di quanto appreso con le vetture a marchio Land Rover. In aggiunta, qui non servono né differenziali né riduttori! Tutto ciò che occorre è alzare le sospensioni pneumatiche alla posizione più elevata e impostare una delle modalità sul sistema di informazione ed intrattenimento.

IN CONCLUSIONE

Appare lecito spendere due parole sulle modalità di ricarica. La Jaguar I-PACE accetta sia corrente alternata che corrente continua. Attenzione, però, perché in con la presa in corrente alternata la I-PACE non accetta più di 7 kW, che allungano in maniera considerevole i tempi di ricarica. Per poter usufruire della massima velocità di ricarica è necessario utilizzare il connettore CCS Combo. Questo tipo di spina, infatti, eroga corrente continua; e la Jaguar I-PACE accetta fino a 100 kiloWatt, che permettono di “rifornire” 100 chilometri di autonomia in soli 15 minuti.

Jaguar I-PACE HSE MY19: logo Jaguar

La Jaguar I-PACE parte da € 80.000; e come spesso accade per i modelli di Jaguar e Land Rover, è completamente configurabile. Li vale? A nostro avviso è sicuramente un modo per entrare nella mobilità elettrica (di lusso) rimanendo ben saldi alla contemporanea concezione di lusso. Se anche voi cercate conforto nei tradizionali abitacoli rivestiti con materiali pregiati e con una cura maniacale nei dettagli, la Jaguar I-PACE non potrà deludervi.

Maggiori informazioni sono disponibili sul sito internet ufficiale www.jaguar.it.

Autore dell'articolo: Leonardo Stefanini